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HEBELOMA CAVIPES Huijsman
Nome corrente: Hebeloma cavipes Huijsman

L'Hebeloma cavipes cresce nei boschi di conifere o misti, in zona mediterranea o nei boschi termofili in estate-autunno, ma è presente anche in primavera. Il cappello, 3-7 cm, è inizialmente convesso, poi appianato, con un umbone ottuso non sempre evidente, il margine presto dritto, con la cuticola liscia, asciutta con il tempo secco e un po' vischiosa con la pioggia, di colore ocraceo pallido-rosato, brunastro al centro e biancastro all'orlo. Le lamelle sono adnate, subventricose, mediamente fitte, con lamellule, di colore crema in gioventù, poi rosate e infine brunastre, col filo eroso, più chiaro. Il gambo, alto 4-8 cm, è cilindrico, spesso ingrossato alla base, pieno e fibroso, poi cavo, pruinoso per tutta la superficie, di colore biancastro macchiato di ocraceo-rosa-brunastro, imbrunente in vecchiaia. La carne è soda, poi fibrosa, di colore biancastro poi imbrunente con l'essiccazione, con odore rafanoide con componenti di cioccolato. Le spore sono amigdaliformi, verrucose, poco reattive al Melzer, 9-13(14) x 5.5-8 micron (foto); i cheilocistidi sono cilindrici o lageniformi, abbondanti, 50-80 x 5-7 micron(foto).

L'Hebeloma cavipes va considerato non commestibile o tossico come tutti gli Hebeloma. Recenti studi di genetica dimostrerebbero la sinonimia tra questa specie e Hebeloma lutense e Hebeloma hiemale, mentre altre specie avrebbero differenze davvero minime nelle sequenze ITS.

Osservazioni sulle raccolte fotografate
La raccolta 1 (foto 1) è stata determinata da Marino Zugna, che ha analizzato l'exsiccata. La raccolta 2 (foto 2) è stata rinvenuta nel medesimo metro quadro di terreno e mostra le stesse caratteristiche macroscopiche e microscopiche della prima.

Hebeloma cavipes foto 1
Foto 1 [IMG3589] - Canon EOS 350D, ob. EF 17-40mm L USM
Monti Peloritani, 450m [P2], 07.XI.2006

Copyright © 2006 Salvatore Saitta


Hebeloma cavipes foto 2
Foto 2 [IMG3886] - Canon EOS 350D, ob. EF 17-40mm L USM
Monti Peloritani, 450m [P2], 14.III.2007

Copyright © 2007 Salvatore Saitta