L'Agaricus xanthodermus cresce nelle zone erbose, nei margini delle strade,
nei prati e nei boschi in autunno. Il cappello, 8-15 cm, è da emisferico a convesso, spesso tronco-conico
appiattito all'apice, appianato a maturità, col margine involuto,
poi incurvato verso il basso, con resti del velo parziale, liscio e glabro, raramente leggermente
squamuloso, di colore bianco (squamuloso di colore grigio-ocraceo nella var. griseus; screpolato
in grosse squame di colore grigio bruno nella var. lepiotoides), qualche volta bruno al centro,
giallo cromo per sfregamento.
Le lamelle sono libere, strette, fitte, con lamellule, di colore biancastro, poi rosa e infine sempre
più scuro fino al bruno. Il gambo, alto 5-15 cm, è slanciato e cilindrico, spesso incurvato
con bulbo alla base, di colore bianco ma ingiallente al tocco; l'anello è vistoso e ampio,
spesso, supero, ingiallente come il gambo. La carne è
biancastra, vira al giallo cromo alla base del gambo, in sezione, con odore caratteristico di fenolo o inchiostro. L'Agaricus xanthodermus è velenoso, provoca disturbi gastrointestinali; l'ingiallimento della carne e l'odore di inchiostro sono le caratteristiche che lo differenziano dagli Agaricus commestibili della sezione arvensens. A. praeclaresquamosus, pure tossico, ha un cappello a fini squamule concentriche di colore grigio, con il centro nerastro unito. Osservazioni sulle raccolte fotografate La raccolta 1 (foto 1 e foto 2) è stata determinata dall'esame macroscopico, sufficiente per delimitare la specie con sicurezza. |
Foto 2 [IMG3449] - Canon EOS 350D, ob. EF 17-40mm L USM Monti Peloritani, 800m [P5], 06.X.2006 Copyright © 2006 Salvatore Saitta |
Foto 1 [IMG3448] - Canon EOS 350D, ob. EF 17-40mm L USM Monti Peloritani, 800m [P5], 06.X.2006 Copyright © 2006 Salvatore Saitta |